giovedì 21 luglio 2011

Una città e le sue tradizioni

Cava De' Tirreni. La città che mi ha adottato, la città di mio marito.
Una città che ai miei occhi ha sempre avuto un certo fascino, per i suoi portici, la sua millenaria Abbazia, ma soprattutto mi ha conquistata con le sue tradizioni.
Una città che ha fatto del folklore il suo orgoglio, città di sbandieratori, cavalieri e trombonieri, che ogni anno rievoca importanti avvenimenti storici e rivive e fa rivivere a chi la visita la magia del passato.
Il primo weekend di luglio si tiene "La disfida dei trombonieri", rievocazione dal sapore guerresco che trae origine dagli avvenimenti realmente accaduti nei mesi di luglio e agosto del 1460.




La storia narra che nel luglio del 1460, nella piana di Sarno, Ferdinando I d’Aragona venne attaccato dalle truppe di Giovanni d’Angiò; in quell’occasione i Cavesi corsero in aiuto del loro sovrano che, una volta liberato, poté riparare in Napoli. Nel settembre dello stesso anno, il giovane regnante, in segno di gratitudine, consegnò all’allora sindaco di Città de la Cava, Onofrio Scannapieco, una pergamena firmata in bianco dove apporre ogni tipo di richiesta. I cavesi però, inorgogliti da tale gesto, non la compilarono mai; in seguito, il sovrano consegnò agli inviati dell’Università, antica municipalità, il celebre Diploma delle Franchigie e Privilegi, tra cui la facoltà di fregiarsi dello Stemma delle armi Aragonesi e l’esenzione in tutto il regno da ogni peso di Dogana e Gabella.  La pergamena intatta è oggi ancora conservata con il sigillo regale nel Palazzo della Città.



Il sabato sfila il corteo in costume rinascimentale, che attraversa il centro storico fino a Piazza Duomo dove viene consegnato il Cero Pasquale e i Trombonieri ricevono la benedizione per la disfida del giorno successivo. La domenica è infatti il giorno della memoria storica, in cui viene simulato l’episodio della Battaglia del Sarno, con gli 8 Casali di Trombonieri dei 4 distretti che si sfidano con armi bianche per aggiudicarsi la copia  della prestigiosa Pergamena bianca, simbolo di fedeltà, lealtà e coraggio dei cittadini di Cava.




Ogni volta assisto con rinnovato entusiasmo a questo spettacolo di colori e suoni, bandiere sventolanti, suono di trombe e tamburi vibranti...il tutto ad animare questa città, in cui ogni famiglia cede almeno un figurante all'evento, in cui i ruoli si tramandano di padre in figlio...




Una cosa che mi colpì molto in positivo di Agostino, quando ci siamo conosciuti, fu l'orgoglio con cui diceva di appartenere agli sbandieratori, il modo in cui parlava del suo gruppo, in cui mi raccontava delle tradizioni cittadine, delle bellissime esperienze di vita che aveva potuto fare...











Lo incoraggiavo a trovare il tempo di partecipare alle uscite o almeno agli eventi più importanti, come la disfida appunto, per non perdere " la tradizione"...e una volta ho partecipato ad un evento anche io come figurante...peccato non avere neanche una foto...



Disfida 2004

Disfida 2004


Ogni tanto mi piace immaginare Siria tra qualche anno a sfilare con gli sbandieratori o a suonare il tamburo come suo papà, vista la sua propensione alle percussioni...e mi riempiva il cuore di gioia vederla assistere alla sfilata con entusiasmo e per nulla spaventata dai forti rumori.



Eccola mentre riflette...e si chiede in quale ruolo starebbe meglio...per ora si accontenta della bandiera, ma i tamburi..........mmmmmm chissà.........
......A quanto pare buon sangue non mente!

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